Carmine Cecola 1923 - 2001
Borgo Vittorio, 25
00193RomaRM
Italia
Sabato 9 dicembre alle ore 17.00 presso Arte Borgo Gallery si inaugura la personale dedicata a Carmine Cecola.
A celebrazione del centenario della nascita dell’artista molisano, l’esposizione presenta un corpus di opere che ripercorrono le tappe fondamentali del suo percorso artistico. Esplorando le tre sezioni in cui è suddivisa la mostra si evince la potenza creativa tra sculture, dipinti e disegni. Tre sezioni che riportano alla globalità della sua straordinaria produzione, incentrata soprattutto sulla costante ricerca rappresentata apparentemente da una sintesi espressiva seppur carica di sentimenti.
Scrive lo storico dell’arte Lorenzo Canova, Uno sguardo d’insieme sull’opera di Cecola mostra un artista di indubbia abilità tecnica che si serve di tutti i materiali della grande tradizione scultorea, rielaborati però in modo personale e con interessanti passaggi di registro: dai brutalismi dei legni attaccati con la sgorbia dove le figure nella loro forza preludono, già negli anni cinquanta, a certi esiti neoespressionisti di movimenti degli anni ottanta; ai totem astratti dove l’idea del corpo in piedi si distilla in una sintesi geometrizzante e assoluta; fino alla ruvidezza scabra e incisiva delle terrecotte.
Dal testo dello storico dell’arte Tommaso Evangelista, I disegni di Carmine Cecola rivelano una visione intrinsecamente primitiva e sintetica. Con un segno energico e vigoroso, questi lavori ci conducono in un mondo di forme essenziali, di gesti archetipici, dove ogni linea è carica di un'incredibile forza esteriore. Il processo di semplificazione determina che le sembianze naturali vengano progressivamente consumate. L'artista sembra allora mirare a cogliere l'essenza di ciò che sta rappresentando non attraverso l'esclusione del sensibile, bensì attraverso l'esaurimento graduale delle apparenze sensibili.
Nell’arte di Carmine Cecola, scrive la storica dell’arte Cinzia Folcarelli, la linea, fluida ed essenziale, è protagonista. Figurazione ed astrazione si intrecciano continuamente nella sua carriera artistica, portando il Maestro ad una sintesi formale che è alla base della sua cifra stilistica. Non essendo più connotato fisicamente, l’individuo diventa l’astrazione di sé stesso, e la linea diventa pura perché definisce l’idea e non più la sua raffigurazione. Dall’iconico si passa all’aniconico perché l’artista è riuscito, attraverso il suo percorso, ad inventare il proprio lessico, descrivendo il mondo con i suoi occhi interiori.
L’inaugurazione sarà animata da una performance di Daniela Ayala e dalla presenza del “Banco di Assaggio Casale del Giglio” degustazione di vini offerti dall’azienda vinicola più rilevante del Lazio.
Organizzazione
Arte Borgo Gallery
a cura di Lorenzo Canova, Tommaso Evangelista, Cinzia Folcarelli
Info: info@arteborgo.it | 345.22.28.110