Una storia semplice. Di guerra
Autore: Daniela Dell'Aquila data pubblicazione: 06 Aprile 2014
Il 26 ottobre 2008 scompariva l'ultimo reduce italiano della Prima Guerra Mondiale portandosi dietro ciò che restava della memoria 'biologica' di quel tempo. E con essa, probabilmente, quel legame umano e generazionale - fisico quanto emotivo e simbolico - necessario alla trasmissione e preservazione della memoria stessa.
Di quegli eventi non resta oggi che qualche diario che nessuno legge, raccolte di mute immagini sbiadite, fredda saggistica o mezzi paragrafi nei libri di storia, spesso snobbati dai programmi scolastici. Medaglie in svendita nei mercatini.
"Canto Barbaro" è probabilmente un tentativo, pur minimo, di salvare ancora per un po' la memoria di quel momento comunque importante della nostra storia.
La forma scelta è quella del romanzo, costruito sulla vicenda, realmente accaduta, di un ragazzo toscano trovatosi sul fronte delle Dolomiti all'indomani della nomina a Ufficiale nel Corpo degli Alpini.
Per lui, come forse per tanti altri, non passa molto tempo per rendersi conto di come l'entusiasmo e l'ideale eroico e patriottico che l'avevano condotto ad entrare in Accademia Militare, si stemperino gradualmente sotto i colpi di maglio della guerra. Del sangue versato. Della ragione obnubilata.
Le vicessitudini militari e le battaglie sono sì intervallate da vaghi ancorché surreali momenti di sentimento, ma sembrano per lo più sfoghi, sensazioni. Sogni ad occhi aperti. Desiderio di amore.
La storia è raccontata considerando il punto di vista del protagonista, attraverso una struttura semplice che segue le vicissitudini recuperate dai documenti ufficiali e personali dell'epoca, tessute in una trama ove sono inseriti elementi romanzati ed aspetti introspettivi ricostruiti attraverso le memorie di famiglia.