Riflettere | Rudy Pulcinelli
Da 12 Settembre 2021 - 14:00 a 16 Ottobre 2021 - 17:00
Città: Varese
Indirizzo:
Viale Sant’Antonio, 59/61
VareseVA
Italia
Sito web: https://www.puntosullarte.com…
Il celebre Artista toscano Rudy Pulcinelli apre la nuova stagione da Punto sull'Arte, a Varese con una mostra personale in cui presenterà in anteprima la grande installazione Risvegli e nove opere inedite di varie dimensioni. In esposizione ci saranno un totale di 29 opere, spaziando da piccoli formati a grandi opere di carattere installativo.
La mostra di Pulcinelli – che oramai da tempo trascorre diversi mesi all’anno in Cina – è un invito al dialogo e alla condivisione, tutto giocato su un elegantissimo contrappunto di contrasti: tra il caos e l’ordine geometrico, i pieni e i vuoti, il bianco abbagliante e scuri toni terrosi. Protagoniste del suo lavoro sono le lettere di sette diversi alfabeti, i più diffusi al mondo (greco, cirillico, ebraico, arabo, cinese, latino e giapponese), che l’artista sceglie da un lato per il loro valore simbolico, dall’altro per la purezza delle forme, che nelle sue opere si incastrano l’una nell’altra sempre – e tassativamente – seguendo una logica estetica. È questo uno dei maggiori punti di fascino del suo lavoro: la capacità di muoversi in perfetto equilibrio tra un concettuale intriso di significati stratificati da un lato e una pulizia estetica impeccabile dall’altro.
Mescolare i linguaggi significa dunque per l’artista ritrovare un’unità perduta, riallacciare dialoghi che paradossalmente sembrano farsi sempre più complessi in un mondo in cui siamo tutti vicini e interconnessi. L’artista evita accuratamente che nei grappoli di lettere, negli incastri, nelle fioriture sia possibile una lettura, una decrittazione, proprio perché lo spettatore non sia distratto dal particolare e cominci a guardare quei mucchi di forme come l’universale che rappresentano, sentendosi anche lui – come individuo – un’unità capace, insieme agli altri, di ridare vita alla comunicazione tra i popoli.
Dal ferro laccato bianco all’acciaio Corten, dal legno combusto, alla carta, al cemento, i materiali servono a Pulcinelli per rafforzare il messaggio. Così, nell’installazione Risvegli, è da legni combusti – e dunque apparentemente esausti – che sgorgano le lettere della rinascita; mentre nella grande opera museale È un tuo diritto la cultura viene proposta come un nutrimento indispensabile attraverso lettere di carta cotone contenute in ciotole generalmente destinate al cibo.
Il vernissage della mostra dal titolo Riflettere si terrà Domenica 12 Settembre dalle 14 alle 18 presso la sede di Viale Sant’Antonio 59/61 e l’Artista sarà presente in galleria. L'evento è realizzato nel rispetto delle norme di sicurezza e l'ingresso alla galleria sarà contingentato. È consigliabile prenotare un appuntamento per assicurarsi una visita nell'orario desiderato. Nel corso dell’inaugurazione saranno individuati due o tre momenti in cui la curatrice presenterà brevemente al pubblico l’essenza della mostra.
Un catalogo bilingue, con la riproduzione delle opere esposte e il testo di Alessandra Redaelli sarà realizzato da Punto sull'Arte.
Per una visita più completa i visitatori sono inoltre invitati a portare un paio di auricolari e lo smartphone in modo da poter accedere al materiale audiovisivo creato per la mostra tramite QR code.
Rudy Pulcinelli - Nasce a Prato nel 1970. Frequenta l’Istituto d’Arte Petrocchi di Pistoia e successivamente la facoltà di Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze. Nel 1997 espone per la prima volta all’estero negli Stati Uniti. Da quel momento intraprende un percorso internazionale che lo porta a esporre il suo lavoro in gallerie private e spazi pubblici in Arkansas, Louisiana, Virginia, Emirati Arabi, Francia, Spagna, Olanda, Germania, Austria, Uruguay, Thailandia, Cina, Marocco e Argentina. Nel corso della sua carriera riceve numerosi riconoscimenti e premi tra cui: il Premio The Next Generation(1999), il Fiorino d’Oro del Premio Firenze nella sezione scultura (2000) e l’Europol International Art Prize (2011 – L’opera premiata è stata installata in modo permanente all’interno della sede dell’Europol – The European Police Office a l’Aia, nei Paesi Bassi)Le sue opere sono entrate a far parte di importanti collezioni pubbliche e private tra cui: la collezione permanente del City Hall di Charlottesville in Virginia (U.S.A.), Museo Paolo VI Arte Moderna e Contemporanea di Brescia, Pinacoteca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Lucca Center of Contemporary Art, Fundacion Pablo Atchugarry Museo di Arte Contemporanea in Uruguay, Europol HQ, Aia nei Paesi Bassi, Silpakorn Art Center, Bangkok. Nel 2013 ha realizzato l’installazione permanente site specific White Connections presso il Museo Baimamedo Tibetan Art Center, 798 Art Zone di Pechino in Cina e, nello stesso anno, viene selezionato per il progetto Residence d’Artistes presso il Centre d’Art Contemporain Essaouira in Marocco. Nel 2014 viene invitato a far parte della giuria del 798 ICAF, International Children Art Festival a Pechino, eseguendo anche una serie di workshop creativi durante la manifestazione. Nello stesso anno partecipa alla II Biennale d’Arte Contemporanea di Casablanca in Marocco con l’opera Le Repas Quoditien. Nel 2015, durante la Festa della Repubblica Cinese, crea un’installazione site specific in una delle vie principali del 798 Art Zone di Pechino. Nei mesi successivi la stessa installazione viene esposta in altri due spazi della capitale: al Tian Qiao Center for Performing Art e nella Beijing News Publishing House. Nel 2018 crea Dialogue, scultura in ceramica smaltata, realizzando una tiratura esclusiva per il progetto Legame, commissionato da Unicoop Firenze e realizza l’installazione site specific Dialoghi in Piazza Bruno Buoni a Brescia. Nel 2019, durante il Fuorisalone di Milano, presenta una scultura monumentale all’interno del Romana Design District. Muovendosi dalla scultura sempre più verso l’installazione, Rudy Pulcinelli sviluppa una ricerca raffinata e intellettuale incentrata sul tema del dialogo e dell’individuo come unità di misura del valore potenziale del genere umano: nella babele contemporanea di popoli ed etnie drammaticamente consumati da lotte intestine, dove la considerazione di una vita umana diviene talvolta tristemente esigua, Pulcinelli, utilizzando il simbolismo delle forme e delle sagome di lettere tratte dai 7 alfabeti più diffusi al mondo, cerca di legare il concetto di comunicazione a quello di memoria. Concetti che insieme rivestono un ruolo importante per costruire le basi del suo linguaggio scultoreo-installativo estremamente contemporaneo, mediatico ed emotivo. Una sorta di codice di comunicazione artistico teso a sottolineare la necessità di investire sull’individuo, sulla sua storia e sul suo futuro, all’insegna della tolleranza e della valorizzazione delle particolarità di ciascuno, siano essi etniche, linguistiche o culturali, perché possano essere percepite non come ostacoli, ma come opportunità. Le lettere forgiate nella materia scultorea, in acciaio corten o polistirolo, oppure suggestivamente e sapientemente evocate attraverso l’utilizzo di luci e ombre, riflettono microcosmi (individui) in dialogo tra loro all’interno di macrocosmi (collettività), a loro volta comunicanti. In tal modo Pulcinelli giunge a sottolineare il valore intrinseco dell’essere umano, da coltivare attraverso l’educazione e l’istruzione come diritto inalienabile e come chiave di volta per rispondere al bisogno di comunicazione che è necessità primaria e cibo spirituale di ogni essere umano. Dal 1997 espone regolarmente in gallerie private e luoghi pubblici in Italia e all’estero e partecipa alle più importanti Fiere di settore. Le sue opere fanno parte di collezioni private in tutto il mondo. Vive e lavora tra Prato e Beijing.
La mostra di Pulcinelli – che oramai da tempo trascorre diversi mesi all’anno in Cina – è un invito al dialogo e alla condivisione, tutto giocato su un elegantissimo contrappunto di contrasti: tra il caos e l’ordine geometrico, i pieni e i vuoti, il bianco abbagliante e scuri toni terrosi. Protagoniste del suo lavoro sono le lettere di sette diversi alfabeti, i più diffusi al mondo (greco, cirillico, ebraico, arabo, cinese, latino e giapponese), che l’artista sceglie da un lato per il loro valore simbolico, dall’altro per la purezza delle forme, che nelle sue opere si incastrano l’una nell’altra sempre – e tassativamente – seguendo una logica estetica. È questo uno dei maggiori punti di fascino del suo lavoro: la capacità di muoversi in perfetto equilibrio tra un concettuale intriso di significati stratificati da un lato e una pulizia estetica impeccabile dall’altro.
Mescolare i linguaggi significa dunque per l’artista ritrovare un’unità perduta, riallacciare dialoghi che paradossalmente sembrano farsi sempre più complessi in un mondo in cui siamo tutti vicini e interconnessi. L’artista evita accuratamente che nei grappoli di lettere, negli incastri, nelle fioriture sia possibile una lettura, una decrittazione, proprio perché lo spettatore non sia distratto dal particolare e cominci a guardare quei mucchi di forme come l’universale che rappresentano, sentendosi anche lui – come individuo – un’unità capace, insieme agli altri, di ridare vita alla comunicazione tra i popoli.
Dal ferro laccato bianco all’acciaio Corten, dal legno combusto, alla carta, al cemento, i materiali servono a Pulcinelli per rafforzare il messaggio. Così, nell’installazione Risvegli, è da legni combusti – e dunque apparentemente esausti – che sgorgano le lettere della rinascita; mentre nella grande opera museale È un tuo diritto la cultura viene proposta come un nutrimento indispensabile attraverso lettere di carta cotone contenute in ciotole generalmente destinate al cibo.
Il vernissage della mostra dal titolo Riflettere si terrà Domenica 12 Settembre dalle 14 alle 18 presso la sede di Viale Sant’Antonio 59/61 e l’Artista sarà presente in galleria. L'evento è realizzato nel rispetto delle norme di sicurezza e l'ingresso alla galleria sarà contingentato. È consigliabile prenotare un appuntamento per assicurarsi una visita nell'orario desiderato. Nel corso dell’inaugurazione saranno individuati due o tre momenti in cui la curatrice presenterà brevemente al pubblico l’essenza della mostra.
Un catalogo bilingue, con la riproduzione delle opere esposte e il testo di Alessandra Redaelli sarà realizzato da Punto sull'Arte.
Per una visita più completa i visitatori sono inoltre invitati a portare un paio di auricolari e lo smartphone in modo da poter accedere al materiale audiovisivo creato per la mostra tramite QR code.
Rudy Pulcinelli - Nasce a Prato nel 1970. Frequenta l’Istituto d’Arte Petrocchi di Pistoia e successivamente la facoltà di Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze. Nel 1997 espone per la prima volta all’estero negli Stati Uniti. Da quel momento intraprende un percorso internazionale che lo porta a esporre il suo lavoro in gallerie private e spazi pubblici in Arkansas, Louisiana, Virginia, Emirati Arabi, Francia, Spagna, Olanda, Germania, Austria, Uruguay, Thailandia, Cina, Marocco e Argentina. Nel corso della sua carriera riceve numerosi riconoscimenti e premi tra cui: il Premio The Next Generation(1999), il Fiorino d’Oro del Premio Firenze nella sezione scultura (2000) e l’Europol International Art Prize (2011 – L’opera premiata è stata installata in modo permanente all’interno della sede dell’Europol – The European Police Office a l’Aia, nei Paesi Bassi)Le sue opere sono entrate a far parte di importanti collezioni pubbliche e private tra cui: la collezione permanente del City Hall di Charlottesville in Virginia (U.S.A.), Museo Paolo VI Arte Moderna e Contemporanea di Brescia, Pinacoteca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Lucca Center of Contemporary Art, Fundacion Pablo Atchugarry Museo di Arte Contemporanea in Uruguay, Europol HQ, Aia nei Paesi Bassi, Silpakorn Art Center, Bangkok. Nel 2013 ha realizzato l’installazione permanente site specific White Connections presso il Museo Baimamedo Tibetan Art Center, 798 Art Zone di Pechino in Cina e, nello stesso anno, viene selezionato per il progetto Residence d’Artistes presso il Centre d’Art Contemporain Essaouira in Marocco. Nel 2014 viene invitato a far parte della giuria del 798 ICAF, International Children Art Festival a Pechino, eseguendo anche una serie di workshop creativi durante la manifestazione. Nello stesso anno partecipa alla II Biennale d’Arte Contemporanea di Casablanca in Marocco con l’opera Le Repas Quoditien. Nel 2015, durante la Festa della Repubblica Cinese, crea un’installazione site specific in una delle vie principali del 798 Art Zone di Pechino. Nei mesi successivi la stessa installazione viene esposta in altri due spazi della capitale: al Tian Qiao Center for Performing Art e nella Beijing News Publishing House. Nel 2018 crea Dialogue, scultura in ceramica smaltata, realizzando una tiratura esclusiva per il progetto Legame, commissionato da Unicoop Firenze e realizza l’installazione site specific Dialoghi in Piazza Bruno Buoni a Brescia. Nel 2019, durante il Fuorisalone di Milano, presenta una scultura monumentale all’interno del Romana Design District. Muovendosi dalla scultura sempre più verso l’installazione, Rudy Pulcinelli sviluppa una ricerca raffinata e intellettuale incentrata sul tema del dialogo e dell’individuo come unità di misura del valore potenziale del genere umano: nella babele contemporanea di popoli ed etnie drammaticamente consumati da lotte intestine, dove la considerazione di una vita umana diviene talvolta tristemente esigua, Pulcinelli, utilizzando il simbolismo delle forme e delle sagome di lettere tratte dai 7 alfabeti più diffusi al mondo, cerca di legare il concetto di comunicazione a quello di memoria. Concetti che insieme rivestono un ruolo importante per costruire le basi del suo linguaggio scultoreo-installativo estremamente contemporaneo, mediatico ed emotivo. Una sorta di codice di comunicazione artistico teso a sottolineare la necessità di investire sull’individuo, sulla sua storia e sul suo futuro, all’insegna della tolleranza e della valorizzazione delle particolarità di ciascuno, siano essi etniche, linguistiche o culturali, perché possano essere percepite non come ostacoli, ma come opportunità. Le lettere forgiate nella materia scultorea, in acciaio corten o polistirolo, oppure suggestivamente e sapientemente evocate attraverso l’utilizzo di luci e ombre, riflettono microcosmi (individui) in dialogo tra loro all’interno di macrocosmi (collettività), a loro volta comunicanti. In tal modo Pulcinelli giunge a sottolineare il valore intrinseco dell’essere umano, da coltivare attraverso l’educazione e l’istruzione come diritto inalienabile e come chiave di volta per rispondere al bisogno di comunicazione che è necessità primaria e cibo spirituale di ogni essere umano. Dal 1997 espone regolarmente in gallerie private e luoghi pubblici in Italia e all’estero e partecipa alle più importanti Fiere di settore. Le sue opere fanno parte di collezioni private in tutto il mondo. Vive e lavora tra Prato e Beijing.