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Una necessaria premessa

Ma come, "tipografia" per il web? Non abbiamo usato megabyte di parole per spiegare che progettare per Internet non è come progettare per la carta stampata, che il web è mobile e non fissato nelle sue dimensioni e colori da una macchina su un supporto (cartaceo o di altra natura)?
Sì, infatti tutto ciò è assolutamente vero e non è neanche in discussione.

Come mai, allora, si fa un gran parlare di tipografia per il web sui siti americani che si occupano di web design (WebTypography e UsableType sono interamente dedicati a questo argomento)?

Probabilmente la scelta del termine italiano non è adeguata (sarebbe meglio parlare di formattazione): tipografia, in italiano, ha come primo significato il procedimento della stampa, e come secondo il luogo dove avviene tale processo; solo per estensione, si intende per tipografia l'insieme delle arti grafiche. In inglese, invece, è proprio questo il primo significato del termine typography:

“the style, size and arrangement of the letters in a piece of printing”
(cioè “lo stile, la dimensione e la composizione delle lettere in un materiale stampato”, definizione tratta dal Cambridge Advanced Learner's Dictionary).

Quindi, la “tipografia per il web” non tratta altro che delle buone regole basilari per il trattamento o la composizione e impaginazione del testo (destinato alla pubblicazione sul web); regole che sono pressoché analoghe a quelle dei testi destinati alla stampa e e che sono note a ogni bravo professionista impegnato nelle varie fasi lavorative chiamate (nell'industria editoriale) della prestampa: dal fotocompositore (il tecnico addetto all'impaginazione di libri e giornali) al correttore di bozze, dal grafico editoriale al redattore.

Il web, però, ha permesso la pubblicazione diretta, senza figure professionali intermediarie, praticamente a chiunque avesse qualcosa da dire al mondo: e questo è senza dubbio il principale pregio di Internet.
Ecco allora che si rende necessario fornire a chiunque scriva o progetti per il web le regole base per la formattazione dei testi e la loro impaginazione.

È quello che intendo fare, in questa nuova rubrica di Immaginaria, dove potrete trovare periodicamente un nuovo articolo sull'argomento. Senza dimenticare che, comunque, una pagina web non è e non sarà mai come una pagina stampata, e che quindi, la "tipografia per il web" serve a dare stile ai siti, non a renderli uguali su tutti i computer come se fossero "stampati". Quindi, senza farsi condizionare da ciò che Michele Diodati definisce argutamente "il pregiudizio della stampa".